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Abstract L’obiettivo di questa tesi è di dare luce alle caratteristiche del romanzo storico italiano nel Novecento tramite questa trilogia che segue il modello del romanzo storico ottocentesco e nello stesso tempo esprime tutti i temi e tutte le idee di Bacchelli. Nella trilogia lo scrittore presenta la storia dei popoli non dei sovrani cioè la parte integrale del quadro storico, e fa l’indagine nella storia umana per trarre gli elementi più privilegiati, analizzando i caratteri umani siano quelli che stanno dentro l’uomo stesso, o quelli che stanno tra lui e gli altri o tra lui e l’ambiente e dimostra le sofferenze dell’essere umano destinato sempre al tormento e all’infelicità, che rappresentano la conseguenza del suo peccato iniziale, come dimostra l’importanza della natura tramite la sua presenza forte nel romanzo e le sue interazioni con gli uomini esaltata dallo scrittore come protagonista del romanzo con tutti i suoi elementi specialmente il fiume, descritto come una divinità. Nel romanzo si afferma l’importanza della storia come la base per capire il presente e per accogliere giustamente il futuro mentre lo scrittore rimpiange la libertà umana perduta con la sparizione della vita primordiale e selvaggia di una volta e come le società moderne hanno tolto all’uomo qualsiasi speranza di riaquisitarla e nello stesso tempo è stata perduta la giustizia.. Lo studio dimostra la flessibilità della lingua di Bacchelli che può adeguarsi secondo le varietà delle idee, dove la lingua usata non è solamente quella classica raffinata, tipica dello scrittore, ma varia per esprimere i vari tipi e i gradi dei personaggi, accanto alla lingua lirica tendente ai versi quando descrive i quadri della natura accanto ai numerosi elementi folcoloristici del linguaggio parlato e familiare. |